Il Parlamento europeo approva una risoluzione che ufficializza l'obiezione al mais OGM presentata dall'eurodeputato Andrea Zanoni in commissione ENVI. “Il Consiglio prenda atto della volontà del popolo europeo. Il governo italiano faccia sentire la sua voce a Bruxelles”.
L'11 novembre 2013 la Commissione europea ha deciso di sottoporre al Consiglio dei ministri dell’Ue una proposta per l’autorizzazione alla coltura del mais 1507, immesso sul mercato dalla società Pioneer. Si tratta di un mais modificato in modo da produrre una tossina pesticida e da resistere a forti dosi di un erbicida, il glufosinato. Se approvato, si tratterebbe del secondo mais Ogm coltivato in Europa, a fianco del Monsanto 810.
“Ci opponiamo all'adozione della decisione del Consiglio Ue relativa all'immissione in commercio per la coltivazione di un granturco della Pioneer (Zea mays L., linea 1507) geneticamente modificato per renderlo resistente a determinati parassiti dell'ordine dei lepidotteri”.
Questo si legge nella risoluzione approvata oggi al Parlamento europeo a Strasburgo (385 favorevoli, 201 contrari, 30 astenuti) promossa dall'eurodeputato PD Andrea Zanoni in commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare, insieme ad altri otto deputati di altri Paesi Ue.
E poi ancora “invitiamo la Commissione a non autorizzare nuove varietà di OGM e a non rinnovare autorizzazioni precedenti fintantoché i metodi di valutazione del rischio non saranno stati sensibilmente migliorati”.