Alla nostra classe politica: nun te regghe più

Al via la raccolta firme per una legge popolare per l’adeguamento alla media europea degli stipendi alla classe politica.
Hanno scelto il titolo della canzone di Rino Gaetano (Nuntereggae più) i promotori della proposta di legge di iniziativa popolare per l’”Adeguamento alla media europea degli stipendi,emolumenti, indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale”.
Una mobilitazione nata su Facebook, dove gli umori del paese arrivano prima e dove i malumori degli utenti si diffondono più rapidamente. Il sentimento “anticasta” monta trasversalmente ormai dai tempi del primo libro di Rizzo e Stella, ma oggi può concretizzarsi in una richiesta formale e legale grazie alla pubblicazione della proposta di legge sulla Gazzetta Ufficiale della Corte Suprema di Cassazione dello scorso 29 settembre.
Una legge semplice, composta di un solo articolo, quella che si chiede di attuare: "I parlamentari italiani eletti al Senato della Repubblica, alla Camera dei Deputati, il Presidente del Consiglio, i Ministri, i Consiglieri e gli Assessori regionali, provinciali e comunali, i Governatori delle regioni, i Presidenti delle province, i Sindaci eletti dai cittadini, i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica, ed equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vita e del potere reale di acquisto nell'unione europea, più della media aritmetica europea degli eletti negli altri paesi dell'unione per incarichi equivalenti". Bastano 50 mila firme (80 mila per sopperire ad eventuali errori e anomalie di raccolta) per rendere la proposta di legge un referendum.
La grande partecipazione degli italiani alle consultazioni su privatizzazione dell’acqua, nucleare e legittimo impedimento della scorsa primavera dimostra come le proposte di iniziativa popolare possano avere una maggiore capacità di traino e coinvolgimento rispetto alle istanze portate avanti in sede istituzionale.  
Si può firmare in tutti i Comuni. Anche presso L'URP (Ufficio per le Relazioni con il Pubblico) del Comune di Asti, in piazza San Secondo 1 (aperto il mattino dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. Il Sabato dalle 9 alle 12 oppure il pomeriggio: martedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.30).
C’è tempo fino al 10 marzo 2012.

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