di Marco Bersani, Attac Italia.

L’Europa è preoccupata? Se vinciamo noi è finita la pacchia!”. Così urlava Giorgia Meloni all’ultimo comizio elettorale del settembre 2022.
Siamo nell’aprile 2024, Meloni ha vinto e l’Unione Europea ha approvato il “nuovo” patto di stabilità dopo la sospensione triennale post pandemia. Guardando le misure introdotte, si può dire che Meloni avesse ragione dal punto di vista letterale, ma avendo invertito soggetti attivi e soggetti passivi dell’affermazione.
Perché la pacchia -peraltro mai pervenuta dalle parti delle fasce deboli e medie della popolazione- è davvero finita e ritorna in grande stile la gabbia del debito e delle politiche di austerità...

di Ascanio Celestini.

Il 25 Aprile non è gradito a quelli che parlano dell’occupazione tedesca, degli ebrei rastrellati e deportati in Germania, ma non riescono a condannare il fascismo senza tentennamenti.
Non è gradito a quelli che dicono «Mussolini ha fatto delle cose positive» poi fanno la lista: «strade, ponti, edifici, impianti sportivi…»...

di Daniela Grassi.

Anche  se il 25 Aprile è passato, credo ci sia ancora lo spazio per riflettere su cosa significhi per le donne difendere e affermare i propri diritti nella Storia e ogni giorno, che cosa abbia significato e significhi per loro, Resistenza.
Solo da pochi anni - e finalmente - si è cominciato a indagare e riconoscere il ruolo delle donne nella Resistenza e di come i loro stessi compagni di lotta, nella vita quotidiana come nei partiti, immediatamente dopo la fine della guerra abbiano fatto di tutto per forzarle a rientrare nei ruoli classici di madri e mogli...

Il gruppo Non Una Di Meno Asti, nato nel 2019 e riattivato alla fine del 2023, aderisce al movimento nazionale femminista da cui prende il nome, e concentra la propria attività sulla comprensione, sensibilizzazione e creazione di percorsi per il superamento delle diverse forme di violenza sulle donne e altre identità di genere, ma anche le disuguaglianze e le discriminazioni sociali di diverso tipo.
Il gruppo ha scelto il campo della salute per presentarsi alla cittadinanza di Asti invitando a riflettere su argomenti dal nostro punto di vista femminista intersezionale, contribuendo alla costruzione di un sistema sanitario che parta dalla prevenzione, che ci permetta di partecipare come individui attivi, sia come pazienti con diritti di autodeterminazione sui nostri corpi, che come cittadine in grado di offrire la loro opinioni come contributo al miglioramento della qualità dei servizi e alla difesa del sistema sanitario della provincia riconosciuto come bene comune...

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