La Campagna nonviolenta per dire No alla mobilitazione militare.
La guerra, già in atto, è tra noi e siamo tutti coinvolti.
Diciamo no alla chiamata alle armi, alla mobilitazione militare, all’ipotesi di ritorno della leva obbligatoria. Ci dichiariamo da subito obiettori di coscienza”: è questo il messaggio che il Movimento Nonviolento lancia con la Campagna di Obiezione alla guerra...

di Gabriella Sanlorenzo.

Tra qualche giorno si terrà ad Asti un incontro dal roboante titolo: "Lotta agli sbarchi". Gli organizzatori forse non sanno che nella stessa città si sta tenendo un "percorso di formazione rivolto a insegnanti e aperto a tutta la cittadinanza" intitolato: "Frontiere" e organizzato dalla rete Welcoming Asti presso il circolo Acli "Foyer delle Famiglie", un vero peccato! Sarebbe stato molto istruttivo per loro, com'è stato per i numerosi partecipanti, ascoltare le parole del professor Maurizio Ambrosini, dell'Università di Milano, durante il primo incontro.
Infatti il professore, anche direttore di "Mondi migranti"', rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali, ha dato un quadro interessante e direi controcorrente riguardo il tema dell'immigrazione, basandosi su dati reali...

di Domenico Massano.

Di fronte ad un contesto globale che sembra saper solo più parlare il linguaggio della violenza, dello scontro, della prevaricazione e della guerra, è non solo utile ma, forse, necessario, avviare una riscoperta della nonviolenza e di una resistenza che si basi su di essa per provare ad arrestare questa pericolosa deriva e le sue drammatiche conseguenze.
Un compito, però, non semplice e che deve attraversare alcune ambiguità, visto che sempre più spesso le stesse richieste di pace, di diritti umani, di giustizia sociale ed ambientale sono considerate quasi come dichiarazioni di guerra, e chi le avanza è trattato alla stregua di un violento o di un nemico della società, testimoniando come tutte le parole possono essere manipolate, e i loro significati possono essere distorti...

di Padre Alex Zanotelli.

Il profeta Isaia ricorda ai credenti che la credibilità della fede si misura non sui riti che celebriamo, ma sul nostro impegno per la giustizia e la difesa dei deboli, degli oppressi, degli impoveriti… Le comunità cristiane in Italia hanno appena finito di celebrare i solenni riti della Settimana Santa, ma ci siamo accorti di vivere in un paese, dove anche oggi, continuiamo a crocifiggere Gesù nella carne dei migranti e dei profughi?...

di Marco Bersani, Attac Italia.

“Non ci sono i soldi” è il refrain che ci sentiamo rispondere ad ogni rivendicazione di risorse per garantire diritti costituzionalmente garantiti.
È il caso della sanità, per la quale, dopo le lacrime di coccodrillo durante la pandemia sui tagli effettuati nell’ultimo decennio, oggi, secondo l’ultimo rapporto della Corte dei Conti, ci troviamo con risorse pari a 131 mld (nel 2022) nettamente inferiori a quelle della Germania (423 mld) e della Francia (271 mld), e con un rapporto spesa/Pil che, se nel nostro Paese è pari al 6.8%, in Spagna raggiunge il 7,3%, mentre vola in Francia (10,3%) e in Germania (10,9%).
Ed è il caso dell’istruzione, per la quale il nostro Paese -ultimo in Europa- destina l’8% della spesa pubblica contro una media Ue27 pari al 10%...

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