di Alessandro Mortarino.

Lo scorso febbraio Greenpeace Italia ha reso noto i dati di una capillare indagine dedicata alla presenza di PFAS (composti poli e perfluoroalchilici) nelle acque potabili, cioè la risorsa che sgorga dai rubinetti delle nostre case. I risultati sono preoccupanti: in Veneto e Lombardia la presenza accertata di PFAS indica che decine di migliaia di persone bevono acqua contaminata da tali sostanze tossiche, alcune delle quali cancerogene. Nell'astigiano e cuneese, ASL e Gestori acquedottistici non effettuano analisi specifiche e, dunque, resta ignota la situazione e ogni rischio collegato...

A cura del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.

22 Marzo 2024. Giornata mondiale dell'Acqua, istituita dalle Nazioni Unite dal 1992, rischia di diventare (essere) solo una ricorrenza e non un appuntamento di sensibilizzazione che dovrebbe, dati i tempi che attraversiamo, richiamare tutt* noi (ma in particolar modo le istituzioni a qualsiasi livello) a focalizzare l'attenzione su un elemento così importante per la nostra vita...

di Alessandro Mortarino.

Inizia ad entrare nel vivo il dibattito sul futuro degli acquedotti astigiani e sulla scelta del soggetto che, ai sensi di legge, dovrà gestire l'intero servizio integrato a far data dal 1° gennaio 2031. Un gestore, come sappiamo da tempo, che dovrebbe essere individuato attraverso una gara a livello europeo, il che comporterebbe il rischio di affidare la "cura" dell'elemento vitale e primario ad una probabile multinazionale assai distante dal nostro territorio. A meno che non vada in porto la soluzione più semplice e praticabile, attraverso il passaggio della gestione unica al consorzio S.I.A.M. (Servizi Idrici Astigiani e Monferrato) già formato dagli attuali quattro gestori, che scongiurerebbe il rischio-gara ma che comporta un altro rischio connesso alla presenza di un soggetto non interamente pubblico...

Il ciclo idrologico sta perdendo l'equilibrio a causa dei cambiamenti climatici e delle attività umane, secondo un nuovo rapporto dell'Organizzazione meteorologica mondiale, che fornisce una valutazione approfondita delle risorse idriche globali.
Siccità ed eventi piovosi estremi stanno mettendo a dura prova vite ed economie. Lo scioglimento di neve, ghiaccio e ghiacciai ha aumentato i rischi come le inondazioni e minaccia la sicurezza idrica a lungo termine per molti milioni di persone. Eppure si sa troppo poco sul reale stato delle risorse mondiali di acqua dolce...

di Marco Bersani, Attac Italia.

Premessa: Sono passati 60 anni dalla sera del 9 ottobre 1963, quando, alle 22.39, circa 270 milioni di m/c di roccia si staccarono dal Monte Toc e precipitarono alla velocità di 110 km/h nel bacino artificiale sottostante, creato dalla diga del Vajont, provocando un’onda di piena, che superò i 250 m in altezza e che si riversò, in parte sul versante opposto della valle distruggendo tutti gli abitati lungo le sponde del lago nel Comune di Erto e Casso, e in gran parte (30 milioni di m/c di acqua), scavalcando la diga, nella valle del Piave, distruggendo completamente il paese di Longarone e i Comuni limitrofi. Morirono 1910 persone.
Sessanta anni sono passati e, ancora, nelle commemorazioni ufficiali, siamo a costretti a sentire come la causa di tutto questo sia da ricercare in una generica e astratta relazione uomo-natura, nella quale sono l’esistenza stessa e l’attività di un’umanità del tutto indifferenziata a generare impatti negativi sull’ambiente naturale...

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