Città in (lenta) trasformazione

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Cuneo Langhe e Roero

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Città in (lenta) trasformazione

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Acqua Diritto di Tutti

Venerdì, 21 Marzo 2025 21:04

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Pace e Legalità

Giovedì, 20 Marzo 2025 21:59

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Cuneo Langhe e Roero

Giovedì, 20 Marzo 2025 21:56

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Città in (lenta) trasformazione

Mercoledì, 19 Marzo 2025 22:05

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Ambiente e Territori

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La Carta di Villanova d'Asti a difesa delle alberate pubbliche

La crescente sensibilità mostrata dalla popolazione astigiana rispetto al ruolo e all'importanza degli alberi e, più in generale, delle alberate stradali, in termini di valore ambientale, ma anche di rilevanza storico culturale e paesaggistica, ha portato l’Amministrazione comunale di Villanova d’Asti, insieme all’Associazione per la difesa della piana villanovese, con la collaborazione  tecnico-scientifica dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori forestali della Provincia di Asti, del Circolo Legambiente Valtriversa e dell’Associazione “Terra, Boschi, Gente e Memorie”, ad organizzare un partecipato Convegno che si è concluso con la sottoscrizione collettiva di questa importante "Carta" ...

Documento guida della progettazione e gestione delle alberate nell'Astigiano, letto ed approvato al termine del Convegno “Quali specie arboree ed arbustive per la progettazione del verde stradale nel paesaggio astigiano ?”, Confraternita dei Batù a Villanova d’Asti, sabato 11 gennaio 2014.

Considerato che le alberate pubbliche rappresentano un patrimonio estremamente importante da un punto di vista ambientale, culturale e paesaggistico per la collettività, con la presente CARTA, si richiede con forza che:

1) si attui su tutto il territorio astigiano un censimento preciso e puntuale di ogni esemplare arboreo di tutte le alberature stradali, come premessa fondamentale per la loro corretta manutenzione e conservazione (anche in relazione alla recente normativa nazionale sul Verde urbano Legge n° 10 del 14 gennaio 2013);

2) ogni nuovo intervento progettuale sia preceduto da un attento e preciso esame del contesto paesaggistico ed ambientale con particolare riferimento alle caratteristiche pedologiche e microclimatiche dei siti considerati, al fine di evitare grossolani errori nelle scelte botaniche, prediligendo in via ordinaria la flora autoctona, soprattutto al di fuori dei centri abitati;

3) ogni nuovo intervento progettuale e/o manutentivo, con particolare riferimento alle potature e agli abbattimenti, venga attuato solo dopo una preliminare ed accurata informazione dell’Ente Pubblico responsabile localmente e della stessa popolazione, nei modi e tempi previsti dalle regole della democrazia;

4) si esegua con le moderne tecnologie informatiche una rappresentazione grafica dell’evoluzione dell'alberata per un congruo periodo di tempo (5 - 10 anni), al fine di prospettare visivamente i risultati degli interventi proposti per poterne meglio apprezzare il rapporto costi/benefici;

5) venga sempre predisposto un accurato programma manutentivo (secondo quanto previsto dalla vigente normativa sulle Opere Pubbliche) per un periodo almeno decennale, per definire in modo preciso e puntuale gli interventi necessari, anche su base stagionale;

6) venga messa in atto una difesa attiva delle alberate, soprattutto nei primi anni, da fattori esterni diversi, taluni aggressivi e imprevedibili (attacchi parassitari, eventi meteorologici eccezionali), altri prevedibili (contatti corticali da mezzi meccanici, contatti radicali da sostanze distribuite sul manto o bordo stradale, tagli dell’apparato radicale a seguito di lavori stradali di scavo);

7) si ricorra solo ed esclusivamente nella realizzazione degli interventi manutentivi, soprattutto in riferimento alla potatura, a maestranze ed operatori altamente qualificati sotto la guida di professionisti abilitati ad operare in campo agrario e forestale;

8) venga programmato ed attuato un accurato e periodico monitoraggio delle alberate,facendo riferimento ai protocolli internazionali nel campo specifico dell’arboricoltura, attraverso valutazioni visive (VTA) e, nei casi richiesti, ad apposite indagini strumentali, al fine di accertare, prevenire e correggere eventuali anomalie o problematicità, anche da un punto di vista fitostatico;

9) venga prevista, in relazione alla straordinaria importanza e ruolo delle alberate nel contesto astigiano, una loro sistematica realizzazione ovunque sia possibile, anche e soprattutto in riferimento alle aree di sosta e di parcheggio, compatibilmente con le attuali norme in materia stradale, attraverso un
adeguamento degli strumenti di pianificazione territoriale e la destinazione di appositi fondi pubblici;

10) emerga, proprio da Villanova d’Asti, il principio per cui gli interventi di progettazione, gestione, monitoraggio e salvaguardia delle alberate nell’Astigiano – e da qui in tutta Italia - sia in capo solo ed esclusivamente alla responsabilità di figure professionali appositamente formate ed abilitate secondo la normativa vigente ad operare in campo agrario e forestale e specificatamente dell’arboricoltura, potendo diversamente ricorrere gli estremi per una compromissione di un pubblico patrimonio con danni ambientali ed erariali per la collettività.

Villanova d’Asti, sabato 11 gennaio 2014

LETTO ED APPROVATO

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