
Pareva una vittoria del buon senso e del giusto ascolto di bisogni e diritti civici.
Invece, a pochi giorni di distanza, i documenti che “contano” tornano a declinare una sola voce: il bilancio è in rosso, occorre (s)vendere i gioielli (piccoli o grandi, non importa: la Patria chiama …) !
Da Lunedì sera 19 Aprile, in Consiglio comunale, si è aperta la discussione per l’approvazione di un piano d’esercizio finanziario che stride con le volontà dei cittadini: anziché lasciare aree pubbliche di prossimità nei quartieri, si preferisce “far cassa” e disporre, così, di risorse da dedicare (a puro titolo d’esempio, sfogliando tra gli investimenti preventivati) al rifacimento delle pavimentazioni in porfido (400.000 euro per l’anno 2010) oppure al pagamento dei consulenti che dovranno occuparsi del piano di alienazione delle stesse aree (30.000 euro per il 2010) !
Da Lunedì sera 19 Aprile, i cittadini di Asti seguono dal vivo, in Municipio, lo svolgimento di un dibattito, che tocca da vicino non solo il portafoglio ma l’intimità “sociale” di ognuno.