
Sindaco immaginario quale sono, mi preoccupo anzitutto per l'edilizia, che è in grave pericolo; la popolazione infatti è da tempo stazionaria, sui 75 mila mentre le abitazioni sono già ampiamente sufficienti; come si può fare edilizia in queste condizioni ? ...
Proprio ora che le altre attività sono in difficoltà, non possiamo perdere questo unico motore dell'economia; bisogna per forza creare nuovo fabbisogno abitativo. Demolire per poi ricostruire, non si può; unica alternativa è aumentare la popolazione.
Come ? Io l'aumenterò per via politico-amministrativa, programmandola ! Farò approvare un PRG tarato su una popolazione di 125.000; anzi, per mostrarmi preciso, di 125.434. Il PRG dovrà prevedere alcuni milioni di metri cubi di nuova cubatura, necessari per gli oltre 50.000 astigiani in più, nati sulla carta e battezzati dal PRG. L'edilizia ripartirà e potrà lavorare a pieno ritmo per almeno qualche anno; poi si vedrà. Qualcuno obietterà sul mio metodo procreativo ? Gli spiegherò che consiste nel salire dalla realtà alla teoria, dove tutto è possibile, e poi passare dalla teoria ai fatti; farò anche un convegno sull'argomento.
I più saranno contenti ed anche il Comune lo sarà, perchè avrà la sua parte. Asti diventerà un vero mattone !
Altro nodo da sciogliere sono i servizi. Ce ne sono pochi, ma la gente è abituata. Preoccupa invece che la Regione richieda, nel PRG, non meno di 25 mq di superficie a servizi per abitante. Dove prendo io tutta questa superficie ? Per tutti i 125.434 ? In città non è possibile, perchè il terreno è poco e prezioso; ed i servizi bisognerà poi farli.
Le aree che servono le troverò in campagna, nelle nostre belle frazioni. Lì saranno previsti i servizi; e lì previsti resteranno senza dar fastidio a nessuno. La campagna ! C'è tanto spazio, ma l'edilizia soffre, perchè qui possono costruire solo i coltivatori diretti senza casa, e di questi non ce ne sono più. Sono però ammessi anche i coltivatori part-time; in questa categoria ci sono anche molti aspiranti, che devono essere aiutati, semplificando le procedure.
Io non andrò certo a controllare se un coltivatore part-time sa già usare la zappa, o se si è ricordato di aggiungere alla casa i locali uso agricolo ! E così poco alla volta anche i bricchi si popoleranno di graziose villette.
C'è un dilemma che mi assilla: i terreni alluvionati del '94 devo concederli all'edilizia oppure negarli ? E quelli che saranno attraversati dalla Tangenziale Sud Ovest ? Da un lato c'è l'edilizia, che li chiede, perchè sono terreni vocati; dall'altro dovrei pensare anche al futuro lontano. Quel che deciderò, tutti potranno vederlo coi propri occhi.
Non posso dimenticare i bisogni fisiologici della mia amministrazione. Abbiamo tanti bei progetti che fioriscono nelle nostre crape, ma pochi soldi. E' un problema che si presenta spesso e c'è anche oggi.
Gazie a Dio - e all'edilizia - possediamo in città alcune aree vincolate a servizi. Trasformarle in giardini, parcheggi, o altro che sia, andrebbe bene, ma quanto ci costerebbe ? E non sarebbe un gran vanto, perchè amministrazione ordinaria.
Io, queste aree, le valorizzerò vendendole ! Farò una variante per togliere il vincolo ed assegnare la giusta cubatura; la Regione dovrà approvarla, perchè le mostrerò che di aree a servizi ne abbiamo a sufficienza; nelle frazioni. Poi la vendita; qualche milione arriverà, e sarà un servizio anche quello; il servizio che ci serve.
Finisco questa giornata da Sindaco immaginario partecipando ancora ad una cerimonia. Mi metterò la fascia e farò un bel discorso; parlerò anche dei miei principi e ne parlerò così bene che quasi quasi pure io ci crederò ...