Il peso delle parole

Stampa


Nell'editoriale di luglio della rivista "Altreconomia", Pietro Raitano affronta un tema molto caro a noi di Altritasti: il "peso delle parole". Lo fa partendo da Julius Streicher di cui (70 anni fa) il Tribunale internazionale riconobbe per la prima volta in maniera lampante la responsabilità dell’utilizzo di talune parole - della parola in generale - in caso di crimini e procedendo poi con diversi altri esempi dei giorni nostri. Nel nostro piccolo, ovviamente mutatis mutandis e con tutte le debite proporzioni, il "peso delle parole" assoluto lo abbiamo accostato a quello che in questi giorni abbiamo letto sui social network a proposito della Monferraglia, raduno goliardico di motocicli annullato dalle Questure di Asti e Alessandria, di cui vi abbiamo parlato la scorsa settimana. In particolare alcune "parole di peso" di una persona che ha responsabilità pubbliche importanti, essendo il Sindaco di un Comune astigiano (Aramengo) e consigliere provinciale con delega alla gestione della protezione civile e alla viabilità nel nord della Provincia ...

Si chiama Cristiano Massaia e queste sono le sue parole integralmente raccolte dalla sua pagina facebook (maiuscole e sgrammaticature comprese). A noi paiono frasi che un amministratore pubblico non dovrebbe mai pronunciare. Al contrario, pensiamo che un pubblico amministratore dovrebbe sempre far prevalere la moderazione e la riflessione: giudicate voi.

«Capisco che la Questura, in presenza di una polemica simile, in via preventiva giustamente non potesse che agire in questo modo.
Che peró, e secondo me é ora di dirlo chiaro e tondo, una sparuta minoranza di ambientalisti INTEGRALISTI ed INTOLLERANTI, si permettano di boicottare qualsiasi iniziativa che si discosti anche solo di poco da quelle che appartengono al loro mondo, che nella totalitá dei casi per numero di partecipanti sono, e lo sottolineo, toralmente IRRILEVANTI, non é accettabile per nessun motivo al mondo!
La stragrande maggioranza delle persone che abitano le nostre zone non é per nulla contraria a tali iniziative. Che un intero territorio debba sottostare ad imposizioni di microscopici gruppi di fanatici estremisti e faziosi, non é contemplato in nessuna parte del mondo.
Ci si batte ogni giorno per far si che le forme di integralismo scompaiano dal pianeta nel rispetto della libertá di tutti, ma si continua a soccombere sotto i colpi di organizzazioni che fino a ieri erano sconosciute al mondo.
Questo non é tutela dell'ambiente, non ê rispetto e valorizzazione del territorio, attivitá per la quale non abbiamo bisogno di alcun insegnamento, ma é rompere i coglioni al prossimo e null'altro.
Sono vicino alla Pro loco di Castelnuovo Don Bosco, perché mi é ben chiaro cosa vuol dire faticare TANTO per il tuo paese e vedersi buttare all'aria tutto quanto in cui hai creduto da un nemico invisibile.
Sono il sindaco di Aramengo, cosi sapete dove trovarmi, e sono anche uno che da tanti anni, (molto prima di tutti voi) si dedica al proprio territorio anima e corpo e vi posso assicurare che se qualcuno su questo territorio é presente, ci crede, si dedica prestsndo la sua opera volontaria in ogni manifestazione, in ogni Pro Loco, in Squadre di Protezione Civile, alla Croce Rossa, ed in qualsiasi altra forma nobilissima di volontariato, non appartiene MAI E POI MAI a tali destabilizzanti, supponenti, e incredibilmente ottuse organizzazioni.
Il vostro distruttivo modo di operare non ha niente a che vedere ne con il rispetto dell'ambiente ne la valorizzazione del territorio».