di Luisa Rasero e Michele Clemente.
Asti Film Festival si è chiuso sabato sera con la proiezione del film “Il capitale umano” del regista Virzì. “Capitale umano” è un brutto modo di definire le persone che lavorano, rimanda ad una visione della vista liberista e aziendalista, una delle cose denunciate da quella bella opera cinematografica. Degna conclusione per una bella iniziativa culturale astigiana ...
Il giorno precedente, venerdì 12, il “capitale umano” italiano aveva esercitato il diritto costituzionale di sciopero e di manifestazione. I lavoratori veri, in carne e ossa, non quelli su celluloide. Ciò deve avere infastidito alquanto l'Assessore competente che, nella cerimonia di premiazione, ha lamentato che "ci si fosse inventato uno sciopero" apposta per recare disagio ad una iniziativa che stava andando benissimo.
Forse l'Assessore ce l'aveva con i ferrovieri che hanno fatto ritardare l'arrivo di alcuni ospiti, forse con i dipendenti comunali. Non si sa. Di sicuro, lo sciopero come 'invenzione' non è recente, forse il primo esempio arriva da Spartaco, anche su questo sono stati prodotti memorabili film. Di sicuro, Camusso e Barbagallo non hanno indetto uno sciopero generale nazionale per far dispetto ad un Assessore astigiano. Si trattava solo di una bazzecola come la tutela dai licenziamenti ingiustificati ... Di sicuro i lavoratori andrebbero rispettati sempre, non solo come soggetti buoni per rassegne cinematografiche culturalmente impegnate. Ma che diventano fastidiosi quando reclamano diritti nella vita reale.
Forse si è trattato solo di uno scivolone dettato dal nervosismo. Si può capire la tensione di chi ha lavorato sodo per far riuscire una cosa bella, in una città che a volte non sembra neppure ben disposta, ci riferiamo a recenti polemiche contro decibel ecc. ecc.
Ma, ci creda Assessore, quando il lavoro coincide con la propria passione, è già una enorme fortuna. Per la maggior parte del "capitale umano" non è così. Quindi anche noi siamo nervosi, non abbiamo apprezzato la battuta, sciopereremo tutte le volte che sarà necessario.
Se ne faccia una ragione. Noi continueremo comunque a sostenerLa per le cose belle che propone per Asti.
